Compagnia Teatrale LA CONTRADA

L'Assassino

tratto da
Auditorium J. Antiga
Via L. Sturzo, 1 31050 Miane (TV)
Descrizione
È stato finalmente arrestato l’assassino dei negozi.
Dopo un’ossessione compulsiva per la catalogazione dei dentifrici, poi evolutasi in distruzioni apparentemente senza senso e alcuni insensati omicidi, Pedrotti è ora
pronto a confessarsi. Perché tanto astio contro la bicchieroteca? Perché tanta rabbia per la “Sorbetteria della Nonna” e i suoi centodieci tipi di gelato?
Perché non si è trattenuto davanti ai “validi” calzini de “L’alluce e il pollice”? Ma, soprattutto, cos’ha contro lo sgabello Ubu? Pedrotti non sa come, e soprattutto non sa chi, abbia trasformato gli oggetti e le merci che ci servirebbero per agevolare il nostro vivere in una beffarda fuffa, in un ciarpame di cose inutili. È un tenero Pedrotti, un semplice, un uomo che percepisce la bellezza della natura e la semplicità delle cose. Ma non accetta di essere circondato da un mondo che crede ciecamente alle idee che sforna, ma non percepisce ciò che esiste, ciò che è. È per questo che diventa l’Assassino. Perché non accetta chi ha trasformato le convinzioni in monoliti, le parole in balocchi, le cose in nulla. E così, al pari delle sue vittime, anche Pedrotti cade preda del suo ego. Così come le sue vittime non vedono la realtà, Pedrotti non accetta il male del mondo e finisce col porsi in rivolta contro l’universo. Anche Pedrotti, alla fine, non vede.E ammazza.
Ammazza anche noi (ma a suon di risate).
È stato finalmente arrestato l’assassino dei negozi.
Dopo un’ossessione compulsiva per la catalogazione dei dentifrici, poi evolutasi in distruzioni apparentemente senza senso e alcuni insensati omicidi, Pedrotti è ora
pronto a confessarsi. Perché tanto astio contro la bicchieroteca? Perché tanta rabbia per la “Sorbetteria della Nonna” e i suoi centodieci tipi di gelato?
Perché non si è trattenuto davanti ai “validi” calzini de “L’alluce e il pollice”? Ma, soprattutto, cos’ha contro lo sgabello Ubu? Pedrotti non sa come, e soprattutto non sa chi, abbia trasformato gli oggetti e le merci che ci servirebbero per agevolare il nostro vivere in una beffarda fuffa, in un ciarpame di cose inutili. È un tenero Pedrotti, un semplice, un uomo che percepisce la bellezza della natura e la semplicità delle cose. Ma non accetta di essere circondato da un mondo che crede ciecamente alle idee che sforna, ma non percepisce ciò che esiste, ciò che è. È per questo che diventa l’Assassino. Perché non accetta chi ha trasformato le convinzioni in monoliti, le parole in balocchi, le cose in nulla. E così, al pari delle sue vittime, anche Pedrotti cade preda del suo ego. Così come le sue vittime non vedono la realtà, Pedrotti non accetta il male del mondo e finisce col porsi in rivolta contro l’universo. Anche Pedrotti, alla fine, non vede.E ammazza.
Ammazza anche noi (ma a suon di risate).
Modalità d'utilizzo
Grazie per aver prenotato. Se puoi evita di stampare questa mail e tienila sullo smartphone per ogni richiesta organizzativa.
Supporto organizzazione
Per qualsiasi dubbio sulla modalità di prenotazione contattate: lacontradateatro@gmail.com
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Consulta la sezione FAQ, clicca qui.

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Dopo un’ossessione compulsiva per la catalogazione dei dentifrici, poi evolutasi in distruzioni apparentemente senza senso e alcuni insensati omicidi, Pedrotti è ora
pronto a confessarsi. Perché tanto astio contro la bicchieroteca? Perché tanta rabbia per la “Sorbetteria della Nonna” e i suoi centodieci tipi di gelato?
Perché non si è trattenuto davanti ai “validi” calzini de “L’alluce e il pollice”? Ma, soprattutto, cos’ha contro lo sgabello Ubu? Pedrotti non sa come, e soprattutto non sa chi, abbia trasformato gli oggetti e le merci che ci servirebbero per agevolare il nostro vivere in una beffarda fuffa, in un ciarpame di cose inutili. È un tenero Pedrotti, un semplice, un uomo che percepisce la bellezza della natura e la semplicità delle cose. Ma non accetta di essere circondato da un mondo che crede ciecamente alle idee che sforna, ma non percepisce ciò che esiste, ciò che è. È per questo che diventa l’Assassino. Perché non accetta chi ha trasformato le convinzioni in monoliti, le parole in balocchi, le cose in nulla. E così, al pari delle sue vittime, anche Pedrotti cade preda del suo ego. Così come le sue vittime non vedono la realtà, Pedrotti non accetta il male del mondo e finisce col porsi in rivolta contro l’universo. Anche Pedrotti, alla fine, non vede.E ammazza.
Ammazza anche noi (ma a suon di risate).
È stato finalmente arrestato l’assassino dei negozi.
Dopo un’ossessione compulsiva per la catalogazione dei dentifrici, poi evolutasi in distruzioni apparentemente senza senso e alcuni insensati omicidi, Pedrotti è ora
pronto a confessarsi. Perché tanto astio contro la bicchieroteca? Perché tanta rabbia per la “Sorbetteria della Nonna” e i suoi centodieci tipi di gelato?
Perché non si è trattenuto davanti ai “validi” calzini de “L’alluce e il pollice”? Ma, soprattutto, cos’ha contro lo sgabello Ubu? Pedrotti non sa come, e soprattutto non sa chi, abbia trasformato gli oggetti e le merci che ci servirebbero per agevolare il nostro vivere in una beffarda fuffa, in un ciarpame di cose inutili. È un tenero Pedrotti, un semplice, un uomo che percepisce la bellezza della natura e la semplicità delle cose. Ma non accetta di essere circondato da un mondo che crede ciecamente alle idee che sforna, ma non percepisce ciò che esiste, ciò che è. È per questo che diventa l’Assassino. Perché non accetta chi ha trasformato le convinzioni in monoliti, le parole in balocchi, le cose in nulla. E così, al pari delle sue vittime, anche Pedrotti cade preda del suo ego. Così come le sue vittime non vedono la realtà, Pedrotti non accetta il male del mondo e finisce col porsi in rivolta contro l’universo. Anche Pedrotti, alla fine, non vede.E ammazza.
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